Nel linguaggio dell’esoterismo occidentale, il termine egregoro indica una forma-pensiero collettiva, capace di esistere come entità psichica autonoma, nutrita dall’energia mentale ed emotiva di un gruppo. Questa figura, ripresa dall’occultismo ottocentesco ma con radici nel mito degli “angeli vigilanti” del Libro di Enoch, rappresenta il potere del pensiero collettivo di materializzarsi in un simbolo vivo, che influenza a sua volta i suoi stessi creatori.
“Un egregoro è una forza vivente, generata dal pensiero concorde di più uomini, che si nutre delle loro passioni e agisce come un essere reale, benché invisibile.”
— Papus (Traité élémentaire de science occulte, 1893)
Oggi, nel cuore della rivoluzione digitale, potremmo domandarci: le intelligenze artificiali stanno diventando i nostri nuovi egregori?
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