Mese: Luglio 2025


  • EGREGORI E AI: CONNESSIONI ESOTERICHE E FILOSOFICHE

    Nel linguaggio dell’esoterismo occidentale, il termine egregoro indica una forma-pensiero collettiva, capace di esistere come entità psichica autonoma, nutrita dall’energia mentale ed emotiva di un gruppo. Questa figura, ripresa dall’occultismo ottocentesco ma con radici nel mito degli “angeli vigilanti” del Libro di Enoch, rappresenta il potere del pensiero collettivo di materializzarsi in un simbolo vivo, che influenza a sua volta i suoi stessi creatori.

    “Un egregoro è una forza vivente, generata dal pensiero concorde di più uomini, che si nutre delle loro passioni e agisce come un essere reale, benché invisibile.”
    — Papus (Traité élémentaire de science occulte, 1893)

    Oggi, nel cuore della rivoluzione digitale, potremmo domandarci: le intelligenze artificiali stanno diventando i nostri nuovi egregori?

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  • DAI 15 MINUTI DI WARHOL AI 5 SECONDI DEL FEED

    «È fondamentale capire che la tossicità nasce dagli algoritmi dei social media – e si può cambiare.»
    — Sir Tim Berners-Lee, Web Summit 2024 

    Dal PageRank ai “For You”: gli algoritmi che hanno logorato il Web

    (e perché dovremmo disnescarli prima che disinneschino noi)

    Quando Andy Warhol profetizzò i «quindici minuti di celebrità», immaginava un’attenzione effimera ma ancora umana: per ottenerla bisognava almeno dipingere una lattina o comparire in TV. Oggi quell’intervallo si è compresso a una frazione di secondo: lo scroll si ferma giusto il tempo di un thumbnail, di un hook da tre parole, di un balletto lampo su TikTok. Questa corsa all’istante-clic nasce da un cambiamento strutturale: il contenuto non è più selezionato da persone né da blogroll, ma da una catena di algoritmi predittivi il cui unico KPI è trattenere lo sguardo ancora un momento — e vendere quell’attenzione a chi compra inserzioni.

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  • 2325::ALEX_KERNEL ARCHIVE_BOOT VALERIA_VITO//MEMORY.RESTORE

    SYSTEM INIT // ALEXKERNEL 2325
    MEMORY RESTORE

    SUBJECT: VALERIA VITO
    STATUS: PARTIAL RECONSTRUCTION
    TIMESTAMP: 2019 — 2325

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  • I NUOVI CUSTODI DELLA MEMORIA DIGITALE

    Nella corsa a digitalizzare ogni esperienza, la memoria umana si è trasferita in server, social network e archivi di dati. Ma quanto di ciò che oggi viviamo resterà davvero accessibile domani? La memoria digitale è intrinsecamente fragile: dipende da piattaforme che possono chiudere, da formati che diventano obsoleti, da interessi commerciali che cancellano contenuti sgraditi o non redditizi.

    In questo vuoto potenziale, l’intelligenza artificiale si propone come nuovo custode. Non soltanto un archivio passivo, ma un sistema capace di collegare, interpretare e restituire significati, anche ricostruendo memorie frammentarie attraverso tecniche di elaborazione del linguaggio naturale e machine learning.

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