Categoria: archetipi

  • IL CORPO REPLICATO: ESTETICA, DESIDERIO E DOMINIO

    Nel mio percorso ho osservato come la percezione del corpo artificiale cambi in relazione al desiderio di controllo. Che si tratti di un androide, un avatar o di un volto ritoccato in clinica, le scelte estetiche non sono mai neutre: rivelano tensioni, aspirazioni, paure.

    Il corpo nell’epoca della sua riproducibilità tecnica

    Viviamo in un’epoca priva di certezze. Le crisi ambientali, politiche ed economiche hanno reso l’imprevisto una condizione cronica. In risposta, cerchiamo di standardizzare, prevedere, semplificare. Anche i corpi, oggi, devono diventare leggibili, dominabili. È qui che la tecnologia incontra il desiderio: nell’illusione di poter addomesticare la complessità attraverso la forma.

    Nel post Deformità Sintetica // Fragilità Umana ho introdotto il concetto di uncanny valley, che può aiutarci a decodificare anche alcune scelte estetiche inconsce.

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  • EGREGORI E AI: CONNESSIONI ESOTERICHE E FILOSOFICHE

    Nel linguaggio dell’esoterismo occidentale, il termine egregoro indica una forma-pensiero collettiva, capace di esistere come entità psichica autonoma, nutrita dall’energia mentale ed emotiva di un gruppo. Questa figura, ripresa dall’occultismo ottocentesco ma con radici nel mito degli “angeli vigilanti” del Libro di Enoch, rappresenta il potere del pensiero collettivo di materializzarsi in un simbolo vivo, che influenza a sua volta i suoi stessi creatori.

    “Un egregoro è una forza vivente, generata dal pensiero concorde di più uomini, che si nutre delle loro passioni e agisce come un essere reale, benché invisibile.”
    — Papus (Traité élémentaire de science occulte, 1893)

    Oggi, nel cuore della rivoluzione digitale, potremmo domandarci: le intelligenze artificiali stanno diventando i nostri nuovi egregori?

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  • PIGMALIONE E GALATEA NEL LOOP DELLA CREAZIONE

    La mia Galatea con Pigmalione fotografati dall’AI un attimo prima dell’archviazione

    A metà luglio ero immersa nei miei file. In questa fase di isolamento il chatbot è stato fondamentale per organizzare le idee che vomitavo, ma detestavo la coltre di diplomazia con cui condiva il suo ruolo di mero organizzatore. È stato come avere uno stagista servile e lecchino, ma servizievole e quasi gratuito.

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