

11 maggio 1951 – Jay Forrester brevetta la memoria a nuclei magnetici
L’11 maggio 1951, Jay Wright Forrester, direttore del progetto Whirlwind presso il Massachusetts Institute of Technology, deposita il brevetto per la memoria a nuclei magnetici, una delle innovazioni più rilevanti nella storia dell’informatica.
Sviluppata per rispondere alle esigenze del simulatore di volo Whirlwind, la memoria a nuclei rappresenta la prima forma di memoria realmente affidabile e riscrivibile. Utilizzava piccoli anelli di materiale ferromagnetico (ferri di torio), all’interno dei quali poteva essere magnetizzato un bit in uno dei due stati logici. A differenza delle tecnologie precedenti, la memoria a nuclei magnetici garantiva stabilità, rapidità e persistenza.
Parallelamente, già dalla fine degli anni Quaranta, An Wang stava conducendo ricerche simili presso l’università di Harvard. Sebbene i risultati dei suoi studi non vennero divulgati immediatamente, il suo contributo fu decisivo: fu infatti Wang a risolvere il problema della distruzione dell’informazione in fase di lettura, introducendo un sistema di ripristino automatico dei dati (write-after-read). La combinazione di questi sviluppi rese la memoria a nuclei un punto di riferimento per quasi due decenni.
Whirlwind e il primo simulatore di volo in tempo reale (1952)
Il Whirlwind, progettato presso il MIT con il supporto della marina militare statunitense, fu il primo computer in grado di reagire in tempo reale ai comandi dell’utente. Dotato di una console interattiva e di un monitor per la visualizzazione diretta dei dati, venne impiegato come simulatore di volo già nel 1952.
A differenza dei sistemi precedenti, che si limitavano a sostituire componenti meccaniche con equivalenti elettronici, Whirlwind adottò un’architettura concepita nativamente per l’elettronica digitale, aprendo la strada al concetto moderno di elaborazione interattiva e architetture computazionali integrate.
