Lo svedese Pehr Georg Scheutz (1785 – 1873) è stato un uomo brillante e intraprendente. Nel 1834 dopo aver letto la descrizione della macchina differenziale di Babbage decise di costruirne una. Aiutato dal figlio Edvard riuscì nella straordinaria impresa nel 1843, pur non essendo ne un matematico, ne un ingegnere e tantomeno in possesso di un ingente capitale da investire.
Il 26 dicembre del 1837, C. Babbage, in un suo articolo “On the Mathematical Power of the Calculating Engine”, descrive il primo modello di calcolatore automatico: La Macchina Analitica.
Nel 1786 l’ingegnere tedesco Helfrich Johann Müller, aveva già in mente il concetto di macchina differenziale, che non riuscì mai a costrire per mancanza di fondi. Circa 40 anni dopo il professore di Cambridge, Charles Babbage sviluppa l’idea di Müller.
Joseph-Marie Jacquard era appassionato di meccanica e figlio di un tessitore di seta. Nel 1790, mentre stava riparando un vecchio telaio, gli venne l’idea di automatizzare il lavoro del tessitore. Nel 1801 costruì un telaio meccanico capace di eseguire disegni complessi, grazie all’utilizzo delle schede forate.
Nel cuore dell’Ottocento pugliese, a Minervino Murge, nasce nel 1854 Eusapia Palladino, destinata a diventare una delle figure più controverse del panorama spiritico europeo.
Errico Malatesta (1853–1932) è una delle figure più significative del pensiero anarchico internazionale, capace di attraversare decenni di rivoluzioni, esili, repressioni e trasformazioni culturali senza mai rinunciare a una visione radicale dell’emancipazione umana. Nato in una famiglia agiata a Santa Maria Capua Vetere, in Campania, Malatesta fu medico mancato e rivoluzionario per vocazione: una scelta che lo porterà, sin da giovanissimo, in contatto diretto con l’Internazionale e con il pensiero di Michail Bakunin.