Tra ironia, speranza e benessere, nel 1957 venivano presentate a Roma le ultimissime novità in campo tecnologico. E’ lo stesso anno in cui viene presenta l’utilitaria che diventerà un’ icona del nostro paese: la 500. Guardando il filmato si campisce subito che Romoletto era la vera star della rassegna tecnologica.
Oggi vi racconto la strana storia di un robot nato negli anni ’30 per fare colpo sui visitatori della 1939–40 New York World’s Fair. Dopo qualche anno e l’obsolescenza robotica, finisce sul set di uno dei film più discutibili della storia. Gli appassionati di cinema sanno che “Sex Kittens go to College” è passato alla storia come uno dei film più stupidi e trash di tutti i tempi. Impossible non amarlo. (altro…)
In questi giorni non si parla d’ altro che di questo algoritmo della bugia, annunciato dall’ International Journal of Social Robotics, messo appunto dai ricercatori americani del Georgia Institute of Technology di Atlanta. Ai robot feticisti non piacerà, ovvero persone attratte sessualmente dai robot e – i più romantici – che sognano un futuro in cui sia normale istaurare dei rapporti di natura amorosa con le macchine.
Nel 2007, lo scienziato David Levy, ricercatore d’ intelligenza artificiale presso l’ Università di Maastricht (Olanda), in un suo articolo, pubblicato dalla rivista scientifica livescience.com, ha ipotizzato che nel 2050 si assisterà ad unioni matrimoniali tra uomini e robot. Oggi con l’algoritmo della bugia si può anche iniziare a parlare di divorzi con i robot 🙂
FILE: forbidden_planet.1956.log DIR: Fred M. Wilcox STUDIO: MGM PLOT: mission to Altair IV → ancient tech // Freudian monsters KEY ENTITIES: Robby the Robot // Dr. Morbius // The Krell Machine TECH: matte painting + analog SFX + electronic soundtrack STATUS: sci-fi milestone — Shakespeare in space (The Tempest) NOTE: origin node for AI anxiety + techno-hubris
FILE: klaatu_entry.log YEAR: 1951 TITLE: The Day the Earth Stood Still SUBJECT: alien envoy + robot sentinel STATUS: nonviolence ultimatum delivered CODE: “Klaatu barada nikto”
Avete mai fatto caso che tra gli illustratori del cinema horror/fantascientifico anni ’50 impazzava la moda di rappresentare il robot o il mostro di turno con in braccio, stile pietà di Michelangelo, una ragazza bionda vestita di rosa pesca che però puntualmente non compariva nel film? Io sì. Per la mia passione morbosa in questo post mi sono soffermata solo sui film con protagonisti dei robot , ma se cercate in rete la ragazza bionda compare anche in braccio ad alieni, astronauti, gorilla, insetti giganti e altri mostri…
Qualche giorno fa ho letto di un Robot che durante la settimana del design a Milano si è dato da fare a preparare cocktail. Makr Shakr, questo il nome del barman robotico, è frutto di un progetto di Carlo Ratti direttore del l MIT Senseable City Lab.
Il corpo del robot è costituito da un 10 barili di petrolio da un gallone, la sua faccia da una lattina di latte da sette libbre. Le gambe e le braccia sono di ferro angolare. Un complicato sistema di pulegge e ruote dentate è azionato da tre motori elettrici da mezzo cavallo. Joe pedala sia in avanti che all’indietro, sterza, gira la testa e agita la mano.