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  • Heavy Metal (megazine)

       

    Heavy Metal è la versione americana della rivista francese Métal Hurlant. Dal 1977 la rivista propone un mix di fantascienza ed erotismo che l’ha resa celebre. Tra gli artisti che hanno lavorato per la H.M. spiccano Milo Manara e Hajime Sorayama. Per saperne di più: il sito ufficiale e wikipedia.

     
  • Ed Emshwiller

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  • Boris Artzybasheff

    Artzybasheff è nato a Kharkov, figlio dell’autore Mikhail Artsybashev. Nel 1919 arriva a New York City, dove lavora in un negozio di incisioni. Il suo primo lavoro nel 1922 erano delle illustrazioni per Verotchka’s Tales e The Undertaker’s Garland. Seguirono numerose altre illustrazioni per libri negli anni ’20. Nel corso della sua carriera, illustrò circa 50 libri.

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  • Hello, I’ m a Robot ♥

    Questa illustrazione appartiene a un libro sovietico per bambini “Hello, I’ m a Robot!” del 1989. La metafora appare evidente: nella testa della mamma c’è l’ abaco, mentre in quella del bambino una calcolatrice elettronica. Scelta grafica (deliziosa) che simboleggia le generazioni successive, “tecnologicamente” più avanzate, quindi più sveglie delle precedenti. Trovo questa illustrazione semplicemente adorabile.

    Hello, I’m Robot! – Stanislav Zigunenko 1989

  • Il mistero della ragazza bionda delle locandine

    Il Grande Tobor

    Avete mai fatto caso che tra gli illustratori del cinema horror/fantascientifico anni ’50 impazzava la moda di rappresentare il robot o il mostro di turno con in braccio, stile pietà di Michelangelo, una ragazza bionda vestita di rosa pesca che però puntualmente non compariva nel film? Io sì. Per la mia passione morbosa in questo post mi sono soffermata solo sui film con protagonisti dei robot , ma se cercate in rete la ragazza bionda compare anche in braccio ad alieni, astronauti, gorilla, insetti giganti e altri mostri…

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  • Cardwell Higgins

    Cardwell Higgins (1902-1983) è stato un grande illustratore-cartellonista statunitenze, celebre per le sue pin-up e il suo lavoro alla Paramount Pictures al fianco di artisti del calibro di Alberto Vargas, Clive Henry e Tony Sarg. Durante gli studi, prima presso la prestigiosa National Academy of Design e poi presso la più progressita Art Students League, ha dimostrato una frenetica voglia di esprimimersi. E’ stato un artista versatile e prolifico, ci ha lasciato un mucchio di materiale stupendo.

  • Edward Osmond ♥

    Edward Osmond (6 maggio 1900 – c.1981) è stato un artista e insegnante inglese, attivo dagli anni ’20 agl’anni ’60. Durante questo periodo, ha lavorato principalmente come illustratore. Osmond ha scritto opere per bambini tra gli anni ’50 e ’60. Le opere di Osmond furono esposte alla Royal Academy of Arts e alla Royal Society of British Artists. È stato anche insegnante di arte presso l’ Hastings College of Arts and Technology eHornsey College of Art. Ai suoi corsi affrontava la disabilità cognitiva spiegando alla lavagna le lezioni attraverso la rappresentazione di un villaggio immaginario. I suoi disegni scolastici furono la base per A Valley Grows Up, il libro per cui fu premiato nel 1953 con la Carnegie Medal.

  • Robert McCall

     
     

    Ho avuto un interesse per l’astronomia da quando ero giovane. Persuasi i miei genitori a spendere $5, o qualunque fosse il prezzo negli anni Trenta, per comprarmi un telescopio. Era giusto del tipo convenzionale che uno può tenere in mano e puntarlo verso i cieli, e mio Dio, riuscii a vedere Saturno! Era lì coi suoi anelli! […] Fui attratto allo stesso modo dal microscopio. Quando avevo quindici anni, i miei genitori, dopo molta persuasione da parte mia, mi comprarono un microscopio medico di seconda mano. Era un buon strumento, non un giocattolo! Potei esaminare creature, specialmente insetti, il polline dei fiori, e la infinitesime creature che abitano in una goccia d’acqua stagnante, amebe, parameci e altri esseri affascinanti. Erano in un mondo separato da noi dalle dimensioni. Così è questo che realmente mi ispira nell’universo, sia l’infinitamente piccolo che l’incredibilmente grande

    Robert McCall (1919-2010)

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