Ok basta, ho aspettato abbastanza! Il post scomparso durante la manutenzione di blogger non tornerà, quindi lo riscrivo.
Grazie blogger, grazie sul serio!
Continua così il viaggio attraverso le torture di bellezza del secolo scorso, degne delle peggiori televendite anni ’80… so scary! Sarà terrificante scoprire che alcune di queste macchine infernali sono ancora in produzione… Signore ma dove abbiamo la testa?
Forse sotto un cappuccio di plastica? Magari fosse impermeabile ai giudizi del patriarcato! Lo è invece al getto d’acqua della doccia, per non guastarci la messa in piega foto. Eh, quante maschere indossiamo per sentirci belle? Non mi sto inabissando in una riflessione pirandelliana, ma introducendo il prossimo inquietante articolo: la maschera elettrica!
Negli anni ’30, il dottore viennese Joseph Brueck condusse una ricerca sull’uso dell’ elettrostimolazione per prevenire i sintomi dell’invecchiamento. Il risultato una maschera elettrica che ebbe molto successo negli states. Nel giro di pochi anni la maschera si diffuse sia per uso domestico che nei centri estetici. Dopo il boom iniziale è scomparsa misteriosamente dal mercato per poi ricomparire in questa televendita degli anni ’90… tremo dalla paura!
L’immagine è importante e avere un viso armonioso migliora la qualità della vita. Per chi ha paura di affrontare un intervento di rinoplastica M. Trilety (face specialist!), all’inizio del ‘900 ha progettato questa maschera modellante per il viso. Se vi sembra una follia sorpassata resterete di stucco scoprendo che un aggeggio simile è ancora in commercio vedere per credere certo però è rosa! -__-




