



Gabrielle Bonheur Chanel era una disadattata. Cresciuta in un orfanotrofio, come atto estremo di integrazione decise di rivoluzionare il concetto di eleganza. Elsa Schiaparelli privilegiata intelletuale si divertte a collaborare con Salvador Dalí.
Chanel predilige la comodità, le linee pulite. Il bianco e nero delle sue creazioni sono reminiscenze dell’immagine delle suore con la quale è cresciuta. Schiaparelli è una surrealista che ama i colori forti -celebre il suo rosa shocking – le sue opere sono complesse, ironiche e bizzarre.
Chanel disegna una nuova austerità. Schiaparelli una nuova frivolezza. Chanel mischia caratteri maschili a quelli femminili. Schiaparelli si ispira al mondo circense e a quello animale, sopratutto insetti e crostacei. Chanel crea la prima borsa in matelassè, Schiaparelli i primi orecchini in plexiglass. Coco Chanel ha creato uno stile immortale; Elsa Schiaparelli si è spinta oltre l’ immaginario (personalmente considero l’ abito Skeleton – 1938 – una macabra premonizione del rapporto moda/anoressia…)
Chanel ha creato ha dato un nome a uno specifico taglio di giacca senza rever. Elsa Sciaparelli ha dato un nome ad un colore.



