
Fotografa statunitense
New York, 14 giugno 1904 – Connecticut, 27 agosto 1971
Pioniera assoluta della fotografia moderna, Margaret Bourke-White ha segnato la storia dell’immagine con una serie di primati storici: prima fotografa di “Life”, prima corrispondente di guerra donna, prima occidentale autorizzata a fotografare in URSS.
Tutto inizia con un corso tenuto da Clarence White, ma è la sua ambizione feroce a spingerla oltre ogni barriera. Dopo un matrimonio breve con Everett Chapman (1925–1927), Margaret apre uno studio in Ohio e si specializza nella fotografia industriale e architettonica. Le sue immagini – fatte di geometrie metalliche, contrasti netti e composizioni audaci – ridefiniscono l’estetica del progresso.

Negli anni della Grande Depressione, la sua carriera decolla. Nel 1929 viene invitata da Henry Luce a collaborare alla nascita di Fortune. L’anno dopo vola in URSS, documentando un mondo chiuso agli occhi dell’Occidente. Nel 1939 sposa lo scrittore Erskine Caldwell, con cui firma importanti reportage, ma il matrimonio termina nel 1942.
“Trovare qualcosa di nuovo, qualcosa che nessuno avrebbe potuto immaginare prima, qualcosa che solo tu puoi trovare perché, oltre ad essere fotografo, sei un essere umano un po’ speciale, capace di guardare in profondità dove altri tirerebbero dritto.”
Margaret non fotografa solo con l’obiettivo, ma con l’intera coscienza. È testimone della Seconda guerra mondiale, dei campi di concentramento, della Partition indiana, dei volti della povertà americana. Ogni scatto è un documento, ma anche una dichiarazione di presenza.
