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Legge 14 febb 1904, n. 36

— Disposizioni sui manicomi e sugli alienati

(nota anche come Legge Giolitti sull’internamento coatto)

Contesto storico

Approvata durante il secondo governo Giolitti, la legge n. 36 del 1904 rappresenta il primo tentativo di regolamentare a livello nazionale l’internamento negli ospedali psichiatrici. Prima di allora, ogni Comune o Provincia applicava regolamenti propri, spesso basati su norme pre-unitarie o consuetudini locali.

Questa legge sancisce la distinzione tra “cura” e “custodia” dell’alienato, ma nei fatti legittima l’internamento come forma di controllo sociale.

Articolo 1 — I criteri per il ricovero

Il ricovero è obbligatorio per le persone affette da “alienazione mentale” che risultino:

  • pericolose a sé o agli altri,
  • causa di pubblico scandalo,
  • e non curabili altrove.

Il ricovero può avvenire su richiesta di familiari, sindaci, autorità giudiziarie, oppure d’urgenza con certificato medico. Entro tre giorni deve essere comunicato al Procuratore del Re, che convalida o respinge.

Funzione disciplinare del manicomio

Il direttore del manicomio detiene pieni poteri interni, sia clinici sia disciplinari. Solo il magistrato può disporre le dimissioni, su richiesta del paziente o della famiglia. In pratica, chi entrava poteva restare internato a vita, anche senza aver commesso alcun reato.

Una legge di controllo, non di cura

La legge del 1904 viene spesso considerata una legge sanitaria, ma il suo impianto è eminentemente repressivo. La “pericolosità sociale” diventa criterio clinico, e il manicomio si configura come luogo di segregazione degli indesiderabili: poveri, omosessuali, prostitute, alcolisti, donne “ribelli”, disabili, dissidenti.

Durante il fascismo, questa logica verrà rafforzata dal sistema del domicilio coatto e del confino di polizia, facendo del manicomio un dispositivo ibrido tra giustizia, medicina e ordine pubblico.

Una lunga sopravvivenza normativa

La legge 36 del 1904 resterà in vigore per oltre settant’anni, fino alla Legge Basaglia (n. 180 del 1978), che ne decreterà l’abrogazione e aprirà la strada alla chiusura definitiva dei manicomi.

Fonti principali consultabili:

  • Gazzetta Ufficiale del Regno d’Italia, n. 38, 15 febbraio 1904
  • Rosa, Università La Sapienza – Novecento Transnazionale
  • Nilalienum – archivio critico di psichiatria
  • Cartedalegare.cultura.gov.it – digitalizzazione delle norme
  • Wikipedia (voce: Legge Basaglia)
  • Filippomsposini.wordpress.com – “The Italian Legislation on Lunacy 1904–1909”
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