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Lillian Feldman Schwartz pioniera nell’arte digitale

lillian_schwartz

ARTIST PROFILE: LILLIAN SCHWARTZ
STATUS: ACTIVE (1927–2023)
FIELD: PIONEERING COMPUTER ART
TOOLS: BELL LABS, EXPERIMENTAL FILM, CODE, PIXELS

// INFO
One of the first artists to merge art and technology.
Used IBM mainframes to create digital animations.
Blended science and aesthetics decades before it was common.
Her films questioned perception, time, and machine vision.
Legacy: essential to media art history.

FILE: SCHWARTZ_001.ART — ✔ PRESERVED
ORIGIN: OHIO, USA
OUTPUT: MUSEUMS, EXHIBITIONS, FILM ARCHIVES

Lillian Schwartz è celebre grazie al suo lavoro pionieristico nell’uso del computer, sia come strumento per la produzione che per l’analisi dell’arte. La Schwartz inizia il suo percorso formativo negli anni successivi alla seconda Guerra Mondiale. Studia pittura cinese con Tshiro in Giappone e Belle Arti con professionisti come Giannini, Kearns, e Joe Jones. È autodidatta per quanto riguarda la regia e programmazione digitale. Incomincia la sua carriera nella computer art quando una sua opera fu selezionata dal Museum of Modern Art per la Machine Exhibition del 1968.

La Schwartz partecipò alla mostra, dove incontrò Harmon. Tramite lui venne invitata ai Bell Labs. Nei prestigiosi laboratori statunitensi ebbe modo di arricchire la sua formazione. Collaborò con programmatori, psicologi della percezione visiva, ingegneri dell’hardware e compositori di musica elettronica.

Divenne consulente dell’AT&T Bell Laboratories, dell’IBM Research Laboratori e dei Bell Labs. Per Knowlton ed Harmon, la Schwartz rappresentò una nuova risorsa, permise di migliorare le tecniche dei loro procedimenti per la creazione di immagini.

La Schwartz trovò nel computer un mezzo fresco e versatile per la sua arte. Nel 1983 le fu commissionato un poster per la riapertura del Museum of Modern Art 1984 foto.

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Il museo intendeva celebrare il computer come eccitante nuovo mezzo di espressione artistica e chi meglio di lei poteva interpretare questo messaggio. Per l’occasione, la Schwartz digitalizzò molte fotografie di pitture, sculture, disegni, stampe e fotografie della collezione del museo. Una volta che questi oggetti furono immagazzinati nella memoria del computer all’IBM fu in grado di manipolarle. Creò un collage suggestivo possibile solo attraverso il computer.

Il desiderio d’animare alcune delle sue opere grafiche condussero Lillian Schwartz ad intraprendere un lavoro pionieristico nel campo della computer animation.

La sua prima composizione, Pixillation del 1970 è una serie di modelli astratti accompagnati dal suono elettronico sintetizzato. Per realizzarli utilizzò una combinazione tra computer grafica e frames fatti a mano. Il ritmo era così incalzante e la colorazione così intensa che dovette inserire dei frames neri per dare una pausa agli occhi dell’osservatore.

Contributi

Lillian Feldman Schwartz ha contribuito allo sviluppo di nuove tecniche nel campo dell’animazione digitale ed è stata la prima ad utilizzare il computer per analizzare le grandi opere d’arte del passato. Per questo suo contributo è stata recentemente premiata con il Computer-World Smithsonian Awards. Con tecniche del tutto nuove, la Schwartz ha studiato artisti moderni come Matisse e Picasso.

mona-leo

I suoi studi in questo campo si concentrano soprattutto sul Rinascimento Italiano. Si dedicò alla ricostruzione tridimensionale del Refettorio di Santa Maria delle Grazie, per studiare la costruzione prospettica dell’Ultima Cena di Leonardo. Più recentemente ha lavorato a un modello del Torre di Pisa per contribuire alla sua conservazione. Lo studio ed il paragone di elementi strutturali e delle composizioni giocano un ruolo fondamentale nel suo lavoro, come dimostra la sua famosa immagine Mona/Leo del 1987.

Ha insegnato: al Kean College, al Rutger’s University Visual Arts Department, alla School of Arts and Sciences al Psycology Department; e adesso è membro dell’International Guidance Panel e della Graduate Faculty of School of Visual Arts, NYC.

Il lavoro della Schwartz è molto richiesto sia dai musei che dai festivals. I suoi film sono stati proiettati e premiati alla Biennale di Venezia, Zagreb, Cannes, The National Academy of Television Arts and Sciences, Emmy ecc…

Le sue opere sono state esposte in musei prestigiosi come il Museum of Modern Art, The Metropolitan Museum of Art, il Whitney Museum of American Art, il Moderna Museet (Stoccolma), Centre Beauborg (Parigi), Stedlijk Museum of Art (Amsterdam), ed il Grand Palais Museum (Parigi).

“Gli artisti devono esprimere il proprio carattere creativo con la tecnologia della loro era per trovare il loro livello storico ed individuale”

Riconoscimenti

La Laurea Honoris Causa dal Kean College, New Jersey. Recentemente ha ricevuto il Computerworld Smithsonian Awards in tre diverse categorie: per l’applicazione del computer come strumento d’arte, il suo lavoro pionieristico nella Realtà Virtuale e per i suoi contributi nello sviluppo di speciali tecniche nei Media Arts e Entertainment; è anche membro del The Workd Academy of Art & Science.

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