
Nel 1950, Bernard Smith, un insegnante di scienze alla Hawthorn Central School di Melbourne in Australia si dedica a un singolare progetto: costruire un “robot” da mostrare ai suoi allievi durante le sue lezioni.
Per costruire Robbie (è questo il nome che diede al robot) il prof. Smith utilizzò materiale riciclato, come pezzi di biciclette, altri del meccano (riconoscibili nel braccio destro) e perfino le ruote di un aereo da combattimento Mustang. Originariamente era alimentato da due batterie da 12 volt, oggi monta un alimentatore 24 volt (è l’unica modifica che è stata fatta per il resto ha ancora da tutti i suoi pezzi originali). E’ composto inoltre da: 13 motori elettrici, 36 Relè, 16 Condensatori ,9 Potenziometri, 16 Resistenze, 1 Trasformatore, 32 pulsanti, 7 Interruttori e circa 200 metri di cavi.
NB per praticità uso il termine robot anche se errato. La macchina, dalle sembianze vagamente umanoidi, è infatti governata da un controller.



Attualmente è ospitato presso il Victoria Museum.