

mute, imbambolate e programmate dal proprio uomo le sexy-fembot
Ho ossevato che nell’iconografia della fantascienza classica i sex-bot e le sexy-fembot sono sempre rappresentati con delle sostanziali differenze: rudi, audaci, autonomi, competitivi e addirittura violenti i sex-bot!
Altra costante differenza sta nel grado di antropomorfismo nei due generi; dove il robot-maschio è solo una macchina – metallica e senza lineamenti – la fembot è una bambolona dalle caratteristiche morfologiche realisticamente umanoidi.
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