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[RAI – 1978] STRYX

patti pravo

Stryx (1978): L’incubo elettronico della Rai

Nel panorama della televisione italiana degli anni ‘70, Stryx fu un oggetto misterioso. Andata in onda su Rai 2 tra settembre e ottobre 1978 e sospesa dopo appena sei puntate, la trasmissione si distingueva per un’estetica dark, futurista ed esplicitamente sensuale, ispirata a temi esoterici, medievali e post-psichedelici. Ogni puntata era ambientata in una sorta di inferno elettronico, popolato da creature simboliche e cantanti trasformati in avatar archetipici: Amanda Lear era SuperStryx, Anna Oxa Stryx dell’acqua, Grace Jones Stryx dell’ombra, Patty Pravo Stryx della luna.

Ideato da Enzo Trapani e scritto da Gianni Boncompagni, il programma mischiava videoclip musicali, danza rituale, simbolismo gotico e scenografie decadenti, anticipando l’estetica postmoderna del videoclip anni ’80 e di MTV. Stryx fu giudicato troppo “blasfemo” e “oscuro” per l’epoca, soprattutto per la televisione pubblica italiana, e venne rapidamente rimosso dal palinsesto, diventando oggetto di culto tra appassionati di controcultura e televisione sperimentale.

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