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theremin e cinema

Il Theremin e il suo Suono Come Archetipo Elettronico nel Cinema

Origini e primi utilizzi nel cinema

Inventato nel 1920 da Lev Sergeevič Termen (Leon Theremin), strumento giocato senza contatto fisico, il theremin divenne noto soprattutto per il suo timbro ultraterreno e agitato, perfetto per evocare l’ignoto  .

Il suo debutto nel cinema avvenne già nel 1930 nel film sovietico Odna (Alone), con musica di Dmitri Shostakovich, dove il theremin descrive tonalmente una bufera di neve metaforica sull’eroina  .

Psicologia e oscurità: l’era del noir e del thriller

Negli anni ’40, il theremin fu impiegato per segnalare instabilità mentale e tensione emotiva nei film noir e psicologici. Il compositore Miklós Rózsa lo usò in storici titoli come Spellbound (1945) e The Lost Weekend (1945), creando atmosfere disturbanti che amplificavano il disagio dei protagonisti  .

Con Samuel J. Hoffman, unico thereminista in union register negli anni ’40, il theremin divenne parte integrante della colonna sonora di questi film  .

La nascita del sonoro fantascientifico

Il vero exploit del theremin nel cinema avvenne nei primi anni ’50, quando il genere fantascientifico esplose nella cultura popolare. Il film B Rocketship X‑M (1950), con colonna sonora di Ferde Grofé Sr., è il primo esempio noto in cui il theremin diventa centrale per evocare il mistero dello spazio esterno  .

Pochi anni dopo, Bernard Herrmann usò due theremin nella colonna sonora di The Day the Earth Stood Still (1951), dando vita a un linguaggio sonoro che da allora divenne un marchio di fabbrica del cinema di fantascienza  .

Camp, cliché e declino

Tra la fine degli anni ’50 e inizio anni ’60, il theremin diventò ubiquo nei film di serie B: la sua sonorità, ormai riconoscibile come “alien”, fu impiegata senza glamour, trasformandosi in cliché sonoro. Questa saturazione portò a una progressiva marginalizzazione dell’uso nello scoring principale  .

Rinascite e citazionismo postmoderno

L’interesse ritornò attraverso l’uso nostalgico o parodico: nei film di Tim Burton (Ed Wood, 1994) la colonna sonora di Howard Shore richiama direttamente gli stilemi thereminici anni ’50  . Negli ultimi decenni musicisti come Lydia Kavina (nieta di Theremin) hanno suonato lo strumento in film come The Machinist (2004), Monster House e The Electrical Life of Louis Wain (2021)  .

Perché il theremin è così iconico per horror & sci‑fi?

  • Il suo suono glissato, senza scatti tra le note, crea un senso di disumanità e distorsione: ideale per evocare il non‑umano.
  • Nel noir, trasmette fragilità psichica e ossessione. Nel fantascientifico, simboleggia lo spazio, l’alieno, l’ignoto.
  • È un linguaggio sonoro immediato e simbolico: un brevissimo gesto sonoro basta per evocare istantaneamente l’atmosfera giusta.

Pur transitato dalla frontiera dell’avanguardia a suono-patent di genere, il theremin resta nella memoria collettiva come il timbro che definì un’epoca. Dalla sua introduzione sul grande schermo nel 1930 fino al picco tra il 1945 e il 1955, ha inciso profondamente il modo in cui associamo musica elettronica, paura e futuro. La sua influenza è arrivata fino al synth moderno e alla glitch music, contribuendo ad ingrandire il vocabolario sonoro dell’horror e della fantascienza cinematografica  .

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