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Valentina Tereshkova

Valentina Tereshkova

Prima donna nello spazio. Cosmonauta, politica, icona della propaganda sovietica e dell’emancipazione femminile.

Maslennikovo, URSS – 6 marzo 1937

✦ Tra mito e propaganda

In piena Guerra Fredda, mentre la corsa allo spazio è il nuovo teatro dello scontro ideologico tra USA e URSS, l’Unione Sovietica invia per la prima volta una donna nello spazio. Non è solo un’operazione scientifica, ma una dichiarazione politica: la supremazia tecnica e sociale del socialismo sovietico.

La scelta cade su Valentina Vladimirovna Tereshkova, operaia, autodidatta, paracadutista amatoriale. Per alcune femministe occidentali fu un simbolo di emancipazione. Per altre, una “testa di legno” al servizio della propaganda patriarcale di Stato. La verità, come spesso accade, è più stratificata.

Formazione e selezione

Orfana di padre (caduto nella Guerra d’Inverno), Tereshkova lavora in una fabbrica tessile e si avvicina al paracadutismo nel 1955. Frequenta corsi serali e si diploma come perito tecnico nel 1960. Appassionata del volo di Gagarin, si candida alla scuola per cosmonauti. Viene selezionata nel 1962 tra oltre 400 candidate.

“Se potessimo vederti da quassù, ti sorrideremmo.”

Tereshkova, durante le comunicazioni radio dalla Vostok 6

La missione Vostok 6 (1963)

Il 16 giugno 1963, Tereshkova decolla a bordo della Vostok 6, diventando la prima donna nello spazio. Compie 49 orbite in poco meno di 3 giorni. Il suo nome in codice è “Chaika” (gabbiano). Il volo presenta difficoltà: nausea, affaticamento, e problemi di assetto, che lei affronta con determinazione.

Rientra il 19 giugno, atterrando nei pressi di Novosibirsk.

Non volerà mai più, ma l’impatto simbolico è immenso: la sua immagine fa il giro del mondo.

Vita privata e costruzione del mito

Nel novembre dello stesso anno sposa Andrijan Nikolaev, cosmonauta della missione Vostok 3. Il matrimonio fu celebrato a Mosca in una cerimonia pubblica altamente mediatizzata, alla presenza di Nikita Chruščëv.

Nel 1964 nasce la figlia Alenka Nikolaeva-Tereshkova, il primo essere umano nato da due genitori astronauti. La coppia divorzierà nel 1982.

Valentina si risposa con Juri Shaposhnikov, medico militare, di cui rimarrà vedova nel 1999.

Carriera politica e riconoscimenti

Dopo la missione, Tereshkova studia ingegneria aerospaziale e inizia un’importante carriera politica:

  • 1966: eletta nel Soviet Supremo
  • 1968: presidente del Comitato delle donne sovietiche
  • 1971: membro del Comitato Centrale del PCUS
  • 1976: vicepresidente della Commissione educazione, scienza e cultura
  • 1994: direttrice del Centro russo per la cooperazione culturale e scientifica
  • Dal 2011 è deputata alla Duma per Russia Unita (Putin)

Onorificenze e memoria

Valentina Tereshkova ha ricevuto alcune delle massime onorificenze sovietiche e internazionali:

  • Eroe dell’Unione Sovietica
  • Due Ordini di Lenin
  • Medaglia Stella d’oro
  • Medaglia Joliot-Curie per la pace (UNESCO)
  • World Connection Award, Amburgo 2004, consegnato da Mikhail Gorbaciov
  • Una valle lunare porta il suo nome, così come numerose scuole, musei e strade in tutta la Russia e nei paesi dell’ex blocco sovietico.

Conclusione

Figura ambivalente, tra propaganda e possibilità reale, Valentina Tereshkova incarna il doppio volto del progresso femminile sotto autoritarismo: simbolo globale di conquista, ma sempre sorvegliata e orchestrata dal potere.

Resta, in ogni caso, una pietra miliare della storia dello spazio e della presenza femminile nella scienza.

riconoscimenti

Tra i suoi attestati ufficiali ed onorificenze vi sono due “ordini di Lenin”, una Medaglia “Stella d’oro”, una Medaglia d’oro Joliot-Curie, un titolo onorario “Eroe dell’Unione Sovietica”, un “World connection award” consegnatole ad Amburgo nel 2004 dal premio Nobel per la pace Mikhail Gorbaciov. Una valle lunare è nominata in suo onore “Valle Tereshkova”.

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